NICHOLAS MOORE, SPLEEN, PER LA TOMBA DI UN BARONE DELL' EDITORIA ( dal Greco di Attico Banalico "The Greek Leach"
" Verde, verde - è sempre più verde
sul lato lontano della collina
"Ero un Grand' Uomo ieri
Ma, ragazzo, dovresti vedermi oggi"
( da Big Man di Denny Osmond )
Sono l'Alessandro di un impero inondato
Ricco, ma forse già impotente. Di già sfiancato
e dei miei redattori oramai stanco
stanco dei miei cani, e dei cavalli anco.
Non mi divertono gli uccelli - di penne o acciaio
nè il Black Power o il genocidio. Dei miei giullari taccio,
che le loro favole, contorte e adatte ad uno scriteriato
nulla possono contro il mio disgustoso inferno privato.
La mia stanza d' albergo un catafalco è diventato
Le "attrici" - da cui certo il magnate non è disdegnato -
non possono ,neppure con le tette fuori strappare un sorriso
da questo coccodrillo una volta giovane e potente, ed or deriso,
il cui scheletro neanche i banchieri d' oro posson circondare
e l' orribile lezzo delle putrefazione mascherare.
Nè i Nazisti, o le bombe atomiche o la più gradita
sanguinosa guerra riportare posson questa salma alla vita,
perchè questo mucchio d' ossa sangue non contiene,
ma solo il tenuo verde della mortale corrente del Letè.
"So here lies Alexander. May his bones
Not quite outlast, perhaps, our worthier ones."
(in the churchyard at Nunc)
Not quite outlast, perhaps, our worthier ones."
(in the churchyard at Nunc)
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