martedì 15 maggio 2012

NICHOLAS MOORE, SPLEEN, A BAD DREAM RECURRING

NICHOLAS MOORE, SPLEEN, UN CATTIVO SOGNO CHE RITORNA

 Sono come il Sovrano  di un regno inondato dalle tempeste
ricco, e impotente, giovane, e terribilmente
Antico, e tutta l’adulazione dei miei ministri
Non mi ricompensa della noia partorita dalla stupidità.
Io non riesco a trar gioia da alcun movimento,
Né dal vedere dal mio balcone la mia gente morire. Preso
In questo dilemma, la nostra ballata dei Pop Queen
Sol ci ricorda il nostro opprimente presente.
I drappi sui nostri letti son come tombe di fanciulle in fiore.
Si dice che le donne forgino i Re
Ma nessuna di esse può indossare una veste audace
Abbastanza da riscaldare la smorfia funerea di un morto.
Né può quell’uomo malato, occupato nei suoi affari
Farli sembrare sani con l’aiuto dei corruttori.
Né potrebbero i pogroms – per quanto Stalineschi -
Suscitare nuove vite che non siano grottesche
O riscaldare il muscolo di uno scheletrico
Cuore – pompando acqua verde come paura, e letale.

Ion Lomas—Roche
8g Oakdene Road,
St. Mary Cray,
Kent,
BR5 2AL

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